Il film-documentario si propone di sensibilizzare e di portare a conoscenza del territorio provinciale ed extra territoriale, il fenomeno crescente dei "disturbi del comportamento alimentare" e in particolare uno dei disturbi mentali più letale al mondo, l'anoressia o anoressia nervosa.
Diversi malati di anoressia, ma anche di bulimia e bing eating, si raccontano e descrivono il loro percorso di sofferenza; dagli esordi della patologia e come ne sono usciti o cercano di guarire passo dopo passo.
Il film ha come protagonisti ragazzi che nella vita reale soffrono di uno die disturbi del comportamento alimentare: Lea, Michael, e Josi. (nomi di fantasia)
Lea soffre di anoressia dall'età di 9 anni ed è già stata due volte ricoverata in un reparto pediatrico.
Michael ha iniziato a praticare sport in modo compulsivo dopo una fase difficile della sua vita e ha perso l'immagine del suo corpo e la fiducia in se stesso.
Josi parla di traumi infantili, insoddisfazione per il proprio corpo, ambizione eccessiva e di „peso psicologico“ nel pensare all‘alimentazione. E‘ ricoverata nella comunità protetta per i disturbi alimentari "Villa Eea" di Bolzano, aperta circa un anno fà e che offre trattamenti su misura per i pazienti sempre più giovani.
Il centro diurno sempre a Villa Eèa, offre assistenza e pasti controllati a un massimo di 12 malati dai 12 anni in su, mentre la comunità residenziale è adatta a percorsi di cura più lunghi con una capacità massima di 8 posti.
Nel documentario esperti nutrizionisti e psicoterapeuti raccontano le loro esperienze nella struttura, mentre parenti o amici dei pazienti descrivono come hanno vissuto il decorso della malattia del loro famigliare.
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